Marco

Mi presento, laurea in Filosofia ed una carriera di 18 anni nella moda come agente e mentore di modelle e nella produzione di sfilate.
Amo e pratico quasi tutti gli sport (ho giocato per 7 anni nelle giovanili dell’Armani Jeans Milano), lo sport ed il mio percorso d’istruzione mi hanno insegnato ad essere positivo e resiliente.

Come mi sono avvicinato al mental coaching?
“Come migliorare sé stessi e le proprie performance… “nel 2019 ho digitato questa frase su Google, lo spunto mi era venuto leggendo su quotidiani sportivi che alcuni atleti avevano migliorato notevolmente le loro prestazioni grazie all’aiuto di un mental coach.

La vera domanda nella mia testa era “ma io vorrei un coach per migliorare me stesso o imparare io ad essere un mental coach?”.
Ed ecco che sul sito della Bocconi trovo un corso per mental coach, il fatto che un’università di discipline prettamente economiche sdogani una materia del genere ha alimentato il mio interesse.

Analizzando me stesso ho capito il perché fossi affascinato da questa disciplina, ritengo che il coaching e la filosofia siano sinottici perché ponendoli su due colonne contrapposte si possono trovare molte cose in comune come ad esempio il concetto Socratico “conosci te stesso”.

Durante gli anni universitari tra il serio ed il faceto raccontavo ai miei compagni che mi sarebbe piaciuto aprire una specie di scuola di filosofia per non filosofi perché ritenevo che alcuni insegnamenti avrebbero potuto migliorare la vita delle persone.
Avevo provato personalmente come i miei studi avessero avuto un vero e proprio effetto taumaturgico su di me, migliorandomi, ispirandomi ed aprendomi la mente.

Poi come spesso accade la vita mi ha portato a fare tutt’altro ma questo pensiero ricorrente non mi ha mai abbandonato.
Ho reimparato a mettermi in discussione e a non pormi più limiti.