Podcast Tips “L’ideologo delle fake news”

Le notizie false dilagano alimentate dalla rete. A volte propagate da siti altre volte da account anonimi o bot a volte dagli stessi organi d’informazione e da giornalisti.
Ma chi è l’ideologo di questo moderno sistema di fake news? Chi prima dell’avvento di internet ha capito l’enorme potere dei mass media?

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Trascrizione del podcast

Ciao a tutti, nuovo podcast Tips. Vi ricordo che Potete riascoltare i miei podcast sul mio sito www.marcoprincipi.it.

È indiscutibile che nel mondo della rete, nel mondo di internet, le FAQ musical dilagano molto più facilmente. 

Oramai sono talmente elaborati i siti che le trasmettono, gli account finti, anche questi BOT che trasmettono queste fake news che sono uscite a influenzare anche le elezioni americane e anche il referendum sulla Brexit Inghilterra.

Insomma sono uno strumento molto potente ed è veramente difficile contrastarlo, ma non sono sempre solo dei BOT internet e degli account fatti ad hoc che le propagano.

Adesso vi dico, vi spiego, ma molti di voi già lo sapranno, chi è forse l’ideologo delle fake news del mondo moderno.

Perché le notizie false ci sono sempre state, sono sempre state utilizzate nella storia, soprattutto per le guerre ma nel mondo moderno forse il più grande ideologo delle fake news è stato Joseph Goebbels.

Penso che tutti voi sappiate che sia e solo il suo nome fa raggelare il sangue per il ministro della Propaganda del Terzo Reich, quindi dei nazisti, è stato ministro dal 1933 al 1945.

Era uno degli uomini più fedeli di Hitler tanto che quando Hitler accerchiato ormai dai russi a Berlino, nel bunker di Berlino decise di togliersi la vita. anche Goebbels decise di togliere di uccidersi anche a tutta la sua famiglia, i figli e quindi non ebbe neanche il coraggio di farlo lui, ma lo fece fare dalla moglie per poi per poi spararsi come atto di estrema fedeltà verso il Fuhrer.

Nello stesso tempo anche il Fuhrer ammirava molto Joseph Goebbels soprattutto perché era l’uomo forse più colto tra i gerarchi del nazionalsocialismo, infatti era un giornalista che aveva anche un dottorato in letteratura.

Cosa curiosa sul ritratto letteratura era sulla produzione letteraria romantica nel diciannovesimo secolo. Hitler lo chiamava her doctor, appunto per sottolineare la sua caratura culturale.

Lui fu la persona che coniò una frase che adesso viene utilizzata da molti politici che spesso sbagliano ad attribuire la attribuiscono a lui dice sua, che ripetere, se noi ripetiamo la bugia cento mille milioni di volte alla fine diventerà la verità.

E questo è vero e la cosa grave è che lui la utilizzò sia per la propaganda anti ebraica che porterà, portò alla soluzione finale lo sterminio degli ebrei sia per invadere la Polonia per ammettere l’Austria e per tante altre cose.

Comunque dimostrò che questo potere di ripetere una bugia tante tante volte prima fa sì che questa diventi verosimile.

E poi per molti questa diventa verità. È chiaro che in un mondo come quello degli anni venti degli anni Trenta poteva essere potente solo se io ero in grado di ascoltarla. 

Quindi si ho partecipato alle folle oceaniche in piazza o se ascoltavo la radio, ma adesso ritorniamo i nostri giorni nostri.

È uno strumento molto più sottile, perché oltre al fatto che la distribuzione di queste fake news è istantanea. Ripetibile in tutto il globo, sono fatte anche basandosi su dati analitici.

Cioè chi le propaga, questi account che propagano cercano anche di rafforzare le intenzioni o i pensieri basandosi appunto sui nostri gusti perché attraverso i cookies, attraverso i siti che noi andiamo a vedere, loro hanno tutte le informazioni che gli servono per farci cambiare idea o rafforzare una nostra.

Ma la cosa appunto, tornando all’inizio del mio podcast, che mi fa riflettere di più è che Goebbels fosse un giornalista. E quanti giornalisti adesso scientemente o perché glielo chiede l’editore o per convenienza politica o per altri tipi di convenienza producono e mandano in giro false notizie.

Succede ogni giorno, succede sui giornali più o meno importanti. Succede in televisione, succede anche nella Radiotelevisione Italiana e forse la prima cosa che vorremmo combattere è questo tipo di informazione prima ancora che pensare agli account finti e ai bot su Internet.

Dovremmo iniziare a contrastare e magari anche a non far più lavorare questi giornalisti che utilizzano il loro potere per divulgare fake news.

A loro pro o a pro di qualcun altro che loro appoggiano. Ditemi cosa ne pensate. Grazie a tutti. Ciao.