Podcast Tips “La lezione della Parigi-Roubaix”

Una grande classica del ciclismo, una grande vittoria di un ciclista Italiano ed ancora la consapevolezza ed il mental coaching protagonisti.

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Trascrizione del podcast

Ciao a tutti bentornati il nuovo podcast tips. Vi ricordo di andare sul mio sito per trovare tanto materiale sul mental coach e se volete anche ascoltare altri podcast che poi trovate anche su Spotify e Amazon Music ecc ecc.

Oggi voglio parlarvi della grande vittoria di un ciclista italiano nella Parigi-Roubaix e capirete perché vi voglio parlare di questo. E la Parigi-Roubaix è una delle grandi Classiche del ciclismo forse la corsa più difficile delle classiche. La corsa infernale si corre nel fango sotto la pioggia. Sul pavé in pavé in bici non so se io sono di Milano quando piove sul pavé è impossibile andare in bici si può cadere da un momento all’altro.

Pensate ai ciclisti che vanno a velocità incredibili che uniche cadute si fanno infatti è stata una gara veramente infernale anche perché il clima era tremendo freddo pioggia sono caduti tantissimi ciclisti caduti e rialzati perché i ciclisti poi si rialzano e anche un altro italiano Moscone che era in fuga e probabilmente se la sarebbe giocata per la vittoria finale è caduto a 30 chilometri dal traguardo.

Anzi prima si è bucata la gomma perché sul pavé le gomme si bucano soprattutto quelle del ciclismo che sono molto sottili e poi nella foga di non perdere il tempo perduto per la caduta per la foratura è caduto subito dopo e così è arrivato quarto grandissimo risultato comunque. E alla fine l’ha spuntata un altro italiano Sonny Corbelli soprannominato anche il Cobra per il suo soprannome un ciclista che non è giovanissimo a 31 anni che quest’anno ha avuto un successo incredibile ha vinto il campionato italiano ha vinto il Campionato Europeo e adesso ha visto questa grande classica che lo porta nelle leggende del ciclismo non era più forte corridore in gara ma ha vinto contro i più forti.

Quindi un grande complimento a lui e veramente se volete rivedere la fine della gara vedrete che dopo che ha vinto lui tirerà la sua bicicletta poi si lancia in un urlo pianto di gioia di liberazione incredibile veramente la scena bellissima che vi consiglio di vedere anche perché se poi andrete a leggere un po della sua storia è stata un po difficile.

Un bambino molto vivace un ragazzo anche molto sovrappeso a cui nessuno dava una lira soprattutto nel ciclismo penalizzato poi con il ciclocross. Nel ciclismo data la sua stazza non vedevano un grande futuro lui invece con la determinazione ce l’ha fatta all’inizio aveva anche paura di correre la paura degli avversari che è una cosa che spesso capita agli sportivi ma capita a chiunque nella vita non di avere paura di affrontare qualcosa.

Quindi proprio la storia di una persona qualunque che supera i propri sogni io ho detto anche che è seguito da un mental coach quindi un altro mental coach che segue un atleta che quest’anno ha un exploit incredibile.

Quindi pensate solo a Max Jacobs nelle Olimpiadi di Tokyo che anche lui ha avuto uno sviluppo incredibile negli ultimi due anni proprio da quando è stato seguito da un mental coach. Mentre tutti aiutano a raggiungere i tuoi obiettivi ti aiutano a superare le tue tensioni di auto limiti che uno si pone e sviluppa una forza mentale incredibile che spesso andare gli assistiti anche oltre i propri sogni perché nessuno dei due avrebbe mai pensato né di vincere 100 metri Olimpiadi né di vincere la Parigi-Roubaix Corbelli perché lui stesso dice Io non ho mai fatto questa gara perché non pensavo di essere adatto a questa gara e già sul pullman avevo detto ai miei compagni ragazzi ci vediamo sul pullman che vuol dire mi ritiro e poi chi di voi finisce la gara mi raggiungerà sul pullman della squadra. Invece non è andata così ha superato i suoi limiti e ha superato anche i suoi sogni e le sue aspettative.

E mi è piaciuto molto molto parlare di questo perché è stata intervistata anche la madre di Michael Bradley che ha detto la cosa secondo me è bellissima. Lui dice la madre negli ultimi tempi è cambiato tantissimo ed ha iniziato a vincere quando da figlio si è accorto di essere diventato padre. Quindi quando ha smesso di essere figlio ed è iniziato a fare il padre. Questa è una metafora bellissima quindi vuol dire quando ha smesso di cercare scuse aiutini agli altri che spesso sono i genitori che ci tolgono dai guai che ci coprono e si è preso le responsabilità. 

Questo è anche il messaggio che tutti i mental coach. Vogliono lanciare e vogliono far capire ai propri assistiti ai propri soci che quello della presa di responsabilità e di consapevolezza non avere più paura di mostrarsi per quello che si è non avere più paura di affrontare le situazioni ma aprirsi al mondo mostrare al mondo tutti i talenti che abbiamo ognuno di noi ha qualche talento diverso e mostrarlo e cercare l’eccellenza.

Per sfruttare questa nostra vita per non buttarla via perché non c’è niente di peggio che avere un talento o dei talenti e non riuscire a mostrarli agli altri e non riuscire a sfruttarli. Quindi cosa ci costa trovarci cosa ci costa invece la vita e magari un giorno qualcuno di noi chi lo sa riuscirà a vincere un premio Nobel. Ciao a tutti.