Podcast Tips “L’outsider”

Gli outsider ci affascinano, le loro storie ci colpiscono, le loro imprese ci ispirano e ci fanno sognare.
Ognuno di noi se non è il favorito può esserlo, il belga Stuyven ci spiega la sua filosofia da outsider di successo. All or nothing.

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Trascrizione del podcast

Ciao a tutti. Nuovo podcast Tips. Vi ricordo che potete ascoltare o riascoltare i podcast sul mio sito www.marcoprincipi.it ci trovate anche tanto altro materiale.

Oggi parliamo di outsider. Sapete chi sono gli outsider no quelle persone che nessuno si aspetta che però fanno la differenza che hanno successo che vincono.

Che ci stupiscono gli outsider li troviamo dappertutto sia nella vita che nello sport. In questo caso mi allaccio alla grande classica del ciclismo la Milano-Sanremo che si è  corsa Sabato scorso, correvano tutti i più famosi ciclisti del mondo.

Quindi c’erano un sacco di favoriti ma ha vinto chi non ti aspetti ha vinto appunto l’outsider in questo caso il belga Steven.

Questo ragazzo di 29 anni che non aveva mai vinto niente di così importante vince con una fuga improvvisa cogliendo l’attimo giusto contro tutte le previsioni.

Riesce a vincere questa grande classica. Questo nello sport succede spesso ed è forse il bene dello sport che anche chi non è favorito riesce a vincere.

Succede dappertutto ma succede anche nella vita nella vita di tutti i giorni. Ed è questo il bello per questo che noi siamo affascinati da questi personaggi.

A me non ha affascinato però questo gesto non ha affascinato il suo gesto tecnico. Il fatto che un buon ciclista l’altro ciclista abbia vinto una corsa importante perché ripeto queste cose capitano mi ha stupito soprattutto la sua intervista finale perché dice veramente tutto.

Non è stata la classica intervista ho fatto una bella gara la dedico a mio team, ai miei genitori e a mia moglie e alla mia fidanzata.

No, ci ha voluto raccontare in maniera spontanea perché dopo 300 chilometri di corsa a quelle velocità più di 50 chilometri di media si è stravolto.

Infatti appena arrivato al traguardo si è accasciato al suolo quindi non puoi essere preparato deve essere spontaneo quando fai questo tipo di interviste e lui ha fatto un’intervista che cito cito alcuni punti testualmente secondo me è fantastica.

Infatti inizia meglio una sola volta primo che tante volte nei primi 10. A me questa frase ha subito ricordato gli viene ricordato Achille meglio un giorno da leone che cento giorni da pecora.

Quindi meglio una grandissima vittoria che tante volte piazzato. Ok tante volte piazzato mi permetterà di avere una carriera lunga di guadagnare comunque bene ma la gloria che riesco ad avere grazie a questa vittoria questa non me la toglie nessuno.

Ma poi continua c’erano tanti uomini veloci davanti. Avrei sicuramente perso ma quando si sono guardati ci ho provato. Mi sono detto o tutto o niente.

Esattamente ha detto all or nothing. Questa sembra la classica frase more or nothing motivazionale che si appende non sul muro che viene detta così ma in questo caso lui l’ha fatto.

Lui ha rischiato di scoppiare così si dice nel ciclismo quindi di non arrivare piazzato ma solo per vincere ha detto io preferisco rischiare di perdere alla grande ma per vincere alla grande.

Quindi comunque sia lui avrebbe fatto qualcosa di grande. Ho fatto una grande sconfitta o avrebbe raggiunto una grande vittoria. Lui mi ha stupito il coraggio di questa atleta ma anche la consapevolezza di ciò che ha fatto. La volontà di fare qualcosa di grande o un film tutto o niente.