Podcast Tips “Obiettivi e leadership”

La crisi politica di questi giorni mi ha fatto riflettere sul fatto che il coaching può essere utile in ogni contesto, anche in quello politico odierno.

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Ciao a tutti rieccomi, devo dire che la situazione politica italiana ha veramente tanti spunti per fare podcast. L’ultima cosa che mi ha fatto riflettere appunto questa crisi di governo e ho pensato ai concetti di obiettivi e di progettualità.

Adesso, so che per molti la politica è qualcosa di noioso, io invece la trovo molto interessante e la trovo anche un ottimo specchio della nostra società.

Come sapete adesso si sta cercando una nuova maggioranza dopo la crisi di governo e si stanno cercando i cosiddetti, non più responsabili, non si chiamano più così, adesso si chiamano costruttori, per fare questa nuova maggioranza che, molto probabilmente, se ci sarà, sarà basata su, veramente numeri deboli e quindi non sarà la maggioranza forte e sarà veramente difficile continuare la legislatura così, io penso.

Anche perché, pescando persone da altre parti che magari hanno interessi, c’è sempre il pericolo che questi, ad un certo punto, o perché non si sentono abbastanza considerati, o perché non hanno avuto un ruolo che volevano, possano togliere la fiducia e quindi il governo potrebbe cadere da un momento all’altro.

Ma perché mi faccio questo discorso? Perché è molto legato anche a quello che studio io, il coaching. Quindi ad un discorso di aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi, a raggiungere i propri sogni.

E le regole base sono proprio quelle di stilare una lista di obiettivi di far sì che questi siano misurabili nel tempo, misurabili nell’efficacia e che siano realizzabili, soprattutto che ci sia un perché dietro a questi obiettivi.

Mi riallaccio al discorso politico. In questo caso appunto non c’è nessun perché, l’unico perché è continuare a restare lì qualsiasi cosa succeda, stare lì per sopravvivere.

Allora la sopravvivenza è un tema importante nella vita normale, ma non è un tema importante nella vita politica, perché un leader non dovrebbe stare lì per sopravvivere, un leader dovrebbe stare lì per guidare il Paese, soprattutto in un momento come questo.

Quindi, vedo proprio che manca in questo momento, ma forse non è solo in questo momento, nella nostra politica, un perché. Sembra che questi leader, che però non sono leader, non siano motivati da un vero e proprio perché, non abbiano la motivazione forte, l’attenzione importante che li porti a prendere certe decisioni, perché non hanno nessun progetto a lunga scadenza.

Cioè, qua si vive alla giornata, quindi non si fa un vero discorso di progettualità, non si fa un vero discorso i obiettivi. Ci viene sempre detto, quando c’è una crisi: dopo ci siederemo ad un tavolo, studieremo un documento condiviso, con appunto questi obiettivi, questi progetti che poi vedremo se riusciremo a fare. 

Ma ripeto, vedremo, faremo… così. Non conta nulla perché queste sono solo parole, quello che conta appunto, e mi riallaccio di nuovo al coaching, è quello di avere una lista di obiettivi condivisi, realizzabili, bisogna stilare anche una road map, quindi sapere anche, in quanto tempo bisogna realizzarli e nel caso non ci si riesca, ad avere anche un piano B, o modificare la nostra road map è bisogna soprattutto avere un grande perché.

E questo perché, non deve averlo solo una persona, deve essere un perché che un leader riesce a far sì che sia condiviso da tutti. Quindi vuol dire che deve essere condiviso da un datore di lavoro, anche dai miei collaboratori, se sono un politico deve essere condiviso anche dalla mia squadra di governo e da chi mi appoggia e deve essere condiviso, in questo caso, anche dalla popolazione.

Quindi, capite che un mestiere che viene spesso sottovalutato, come quello del politico, invece è un mestiere veramente difficile nel quale devono entrare, una persona deve avere veramente tante skill, perché devi essere empatico, non devi raccontare solo le storielle, o per far contenta la gente, perché tanto, prima o poi, vieni smascherato.

Ok, ci sono sempre gli ultimi dei Mohicani che anche se il loro leader politico dice A e poi fa B, rimangono fedeli a quello, ma quella è una minoranza. La maggioranza delle persone vuole qualcuno che se prende un impegno lo porti a conclusione nel migliore dei modi e facendo sì che sia un bene per tutto e per tutti.

Per questo la caratteristica dei leader, soprattutto dei leader politici dovrebbe essere quella di fare il bene, non solo della mia parte. ma il bene anche di chi non la pensa come me.

Quindi capite, ed è anche molto interessante questo, come certi concetti base del coaching si possono poi trasferire non solo le realtà lavorative, non solo nella realtà familiare, ma anche in un mondo complesso come quello della politica. Ed è per questo che io, veramente, sono appassionato del coaching e mi ricorda anche molto la filosofia a me cara, perché si può veramente adattare ad ogni contesto e potrebbe essere utile secondo me in ogni contesto.

Grazie ancora.