Podcast Tips “Socrate Mental Coach”

La filosofia e il coaching hanno tanti punti in comune. In questo podcast andiamo indietro nel tempo, scomodiamo Socrate e i Sofisti.

Ascolta “Podcast Tips”Socrate Mental Coach”” su Spreaker.

Trascrizione del podcast

Ciao a tutti i nuovo podcast tips. Andate sul mio sito ad ascoltare altri podcast e andate sul mio sito se volete approfondire un attimo i discorsi legati al coaching, legati al mental coaching, infatti io sono un mental trainer come sapete però sono anche laureato in filosofia è stata proprio la laurea in filosofia che mi ha fatto appassionare al coach.

E mi ha fatto appassionare perché ho trovato che ci sono molte similitudini fra il coaching e la filosofia soprattutto la filosofia antica. La differenza che il coaching ci porta a trasformare a portare alcuni di questi insegnamenti nel mondo reale. E questa è una cosa importantissima

Per questo oggi volevo parlare sia di Socrate che dei sofisti. Mi chiedete perché di Socrate dei sofisti perché penso che tutti e due siano alla base del coaching moderno. Adesso vi spiego perché.

Socrate iniziamo a dire che secondo me è stato il più grande è stato il più grande filosofo. Questo naturalmente è un parere personale. Primo perché amo la storia quindi amo tutto ciò che è antico secondo amo la filosofia greca perché la trovo semplice e quindi facile da capire ma nel stesso tempo anche molto pratica essenziale ed è quella che forse arriva di più all’essenza secondo me perché semmai le cose semplici sono quelle che arrivano di più all’essenza.

Socrate è stato maestro è stato maestro per tanti motivi. La cosa che mi ha stupito di lui era che tanti concetti che trovo che ho trovato nei vangeli nel cristianesimo erano concetti che già secoli prima aveva espresso Socrate.

Quindi prima dell’avvento di Gesù Cristo Socrate aveva già posto delle basi per quella che adesso è la nostra cultura perché poi la cultura del mondo occidentale è meno di quello europeo e anche nordamericano si basa sul sui principi cristiani.

Possiamo dire anche se poi anche li discusse religioni andrebbero approfondite perché alla fine quasi tutte le religioni dicono la stessa cosa, ma questo è un altro discorso.

Su Socrate voglio parlare della maieutica che il metodo socratico per eccellenza. Quindi lui si paragona ad una levatrice e come quest’ultima come la levatrice fa nascere i bambini lui riusciva a tirar fuori a tutti gli allievi i pensieri assolutamente personali quindi non voleva imporre le proprie vedute agli altri con la persuasione e con la retorica col suo fascino ma voleva far sì che attraverso delle domande precise e delle domande potenti i suoi allievi arrivassero alla conoscenza arrivassero la consapevolezza.

E questo è lo stesso metodo che devono usare i mental coach quindi non importa se non dare delle ricette non cercare di basarsi sulle proprie esperienze ma attraverso l’utilizzo appunto di domande e potenti domande intelligenti anche di portare le persone la consapevolezza di sbattere in faccia la realtà dei problemi di fargli capire a che punto sono e aiutarli a raggiungere i propri obiettivi.

Coach in inglese significa bus significa pullmino quindi è proprio questo pulmino che ti deve portare dal tuo obiettivo alla conclusione quindi al raggiungimento finale del tuo obiettivo questo è il coach.

Quindi questo concetto di maieutica è veramente lo possiamo traslare nel mondo moderno e lo possiamo traslare come fondamento principe del coaching.

Secondo me questo sapere di non sapere questo fatto di aver bisogno di qualcuno che ci aiuti a raggiungere la consapevolezza è una cosa secondo me bellissima anche perché poi questo è un piccolo aneddoto.

Anche nel mondo moderno nessuno sta facendo anche questi studi di informatica di analitica. E una delle leggi più famose è la legge di Polanski secondo il quale noi non siamo in grado di esprimere tutto ciò che sappiamo. Ed è per questo che abbiamo bisogno dell’aiuto secondo lui dell’intelligenza artificiale dei logaritmi della matematica.

E questo lo stesso concetto di Socrate. Noi non siamo in grado anche se secondo lui dentro di noi abbiamo la conoscenza di tutto abbiamo la possibilità di arrivare a qualsiasi obiettivo.

Non siamo in grado di esprimere tutto ciò che sappiamo. Quindi abbiamo bisogno di una levatrice. Abbiamo bisogno di un filosofo in questo caso che riesce a tirar fuori i pensieri e tira fuori la consapevolezza e la conoscenza. Quindi un pensiero incredibile.

E perché invece i sofisti i sofisti sono il contrario sono tutto ciò che Socrate non è. Vivono nello stesso periodo di Socrate quindi parliamo della Atene. L’era gloriosa di Atene della Atene di Pericle quindi Atene al massimo ma anche la tiene prima della fine.

Quindi siamo nel momento più fulgido di Atene il momento più fulgido per la cultura ateniese. Che poi anche questa sarà la base di tutta la cultura del mondo romano e quindi del nostro mondo e del nostro mondo occidentale.

Perché erano in contrasto perché i sofisti curiosamente negavano tutte le dicotomie. Mi spiego meglio. Quindi negavano l’esistenza di un vero e un falso di un bene o di un male di un giusto di un ingiusto.

Quindi loro si basavano sull’affermazione dell’utile per noi quindi dei valori su cui tutti possono convenire nell’interesse di una comunità.

Loro erano fautori di un relativismo culturale. Quindi i valori morali cambiano nel tempo e nello spazio. Non sono delle pietre scolpite in cui ci sono delle leggi cambiano i valori morali. Loro erano scettici quindi avevano scetticismo. Possiamo dire metafisico.

Quindi non esistevano per loro delle verità assolute e criticavano tutte le concezioni tradizionali che fossero politiche religiose o anche del linguaggio.

Perché vi dico del linguaggio perché loro diventarono maestri appunto della retorica, cosa che Socrate odiava, e maestri del linguaggio. Possiamo dire che già all’epoca insegnava public speaking.

Ma un’altra cosa è importante ed è collegabile al coaching dei sofisti per il fatto che loro a differenza degli altri filosofi che parlavano fra di loro o diventavano precettori appunto come detto di Aristotele con Alessandro Magno solo di tantissimi personaggi o di figli di re facevano sì che chiunque si potesse rivolgere a loro chiunque si potesse rivolgere a loro per un aiuto per arrivare alla conoscenza. 

Quindi facevano proprio coach a pagamento. Il fatto che lo facessero a pagamento all’epoca creò grandi polemiche perché si pensava che appunto la filosofia debba essere appunto un discorso fra pari nel quale non ci dovesse essere uno scambio di soldi.

Invece loro volevano portare i loro insegnamenti alla gente e alle persone comuni a chiunque in modo tale che anche loro potessero godere di questa conoscenza.

Quindi non so se questo podcast abbia interessato o è stato noioso ma per me è curioso vedere come già nell’antichità possiamo parlare dei primi esempi di coaching, grazie a tutti.